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TERRA ITALIA Newsletter No 1 | 2023

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Cari lettori e appassionati della Liguria,

benvenuti nella prima Newsletter nel nuovo anno.

L’inverno, con pioggia, neve e cieli grigi, tiene ancora in pugno l’Europa settentrionale e centrale, ma sulla Riviera italiana dominano i cieli azzurri e il giallo brillante della mimosa in fiore. La Liguria e la Riviera italiana hanno smesso da tempo di essere un suggerimento segreto; sempre più persone in cerca di case vacanza o seconde case apprezzano non solo il clima mite, ma anche la facile accessibilità della regione in auto, in aereo (Aeroporto di Genova e Nizza/Francia) e ora anche con il treno notturno che collega Monaco/Vienna a Genova.

I prezzi degli immobili sono stabili e gli investimenti in infrastrutture, turismo e cultura rendono la Regione ancora più attraente.

Siamo riusciti ad aggiungere al nostro portfolio una serie di nuove e interessanti proprietà, che desideriamo presentarvi in questa Newsletter.

La nostra storia di copertina vi porta in Val Nervia, con i suoi romantici borghi medievali e la sua splendida natura.

E naturalmente, questo numero è ancora una volta il benvenuto a chi già vive nella nostra bella regione e, come spesso accade, non smette di voler scoprire cose nuove e di amare la Liguria!

Carissimi saluti

La vostra

IN QUESTO NUMERO VI PORTIAMO IN VAL NERVIA

La valle dei villaggi storici in mezzo alla campagna incontaminata

Val Nervia
Val Nervia

La valle del torrente Nervia è probabilmente una delle più belle valli liguri della Riviera di Ponente. Il Nervia nasce alle pendici del Monte Petravecchia e serpeggia per circa 28 chilometri tra le montagne dell’entroterra di Ventimiglia e Camporosso. A seconda della stagione e del tempo, si presenta come un torrente o come uno stretto rivolo che raggiunge a malapena il mare.

Il Nervia anima un’area di quasi 200 chilometri quadrati e ospita due eccezionali e indimenticabili riserve naturali. A cominciare dal Parco Naturale delle Alpi Liguri che, con la sua vicinanza al mare e il passaggio da un clima alpino a uno costiero, riunisce in un’area ridotta un’impressionante varietà di specie vegetali e animali. Fino alla foce del Nervia, dove si trova la riserva naturale “Oasi faunistica del Nervia”. Su circa 100 ettari di terreno protetto si sviluppa un gran numero di specie vegetali e animali, tra cui oggi si possono osservare molte rarità. (Vedi anche la nostra Newsletter 02/22). Il paesaggio è dominato da fitte foreste e ripidi pendii rocciosi, sorgenti sulfuree curative e grotte nascoste, oltre a vigneti e uliveti coltivati. Questa è la terra del Rossese, il primo vino DOC della Liguria.

Oasi faunistica del Nervia
Oasi faunistica del Nervia

La Val Nervia è anche una destinazione popolare per i suoi borghi storici ben conservati di origine medievale. Lungo il fiume si susseguono luoghi con storie uniche e nomi famosi. Camporosso, il centro agricolo della valle, Dolceacqua con il leggendario Castello dei Doria e il suo imponente ponte ad arco (Vedi anche Newsletter 01/21).

La Fontana - Isolabona - Val Nervia
La Fontana - Isolabona - Val Nervia

Isolabona, il borgo con la fontana ottagonale del 1486 al centro del paese, Apricale (Vedi anche Newsletter 01/2022), con la sua scenografia naturale per le rappresentazioni teatrali itineranti o Perinaldo, costruito sui crinali di Bignone e Caggio intorno all’anno 1000.

Isolabona - Val Nervia
Isolabona - Val Nervia

Nel cuore della Val Nervia, raggiungerete le due cittadine in vista l’una dell’altra, Pigna, famosa per le sue sorgenti medicinali, e Castel Vittorio, sulla collina di fronte a sud, che vogliamo presentarvi qui in modo più dettagliato.

Pigna – Antica metropoli commerciale con straordinari tesori d’arte

Pigna - Val Nervia
Pigna - Val Nervia

Il Comune di Pigna è un piccolo paese di montagna sopra Dolceacqua e si trova ai piedi dei monti Toraggio e Pietravecchia. Circondato da uliveti e castagni, il fiume Nervia scorre al centro del paese. In origine, il villaggio era circondato da foreste di conifere, da cui il nome. Pigna, che significa “pino”, non è solo il frutto del pino, ma è anche costruito come una pigna. Le case in pietra sono disposte a forma di cerchi centralizzati (“chibi”) e formano una forma suggestiva visibile da lontano. “Chibi” sono vicoli stretti e ombreggiati che passano in parte anche sotto le profonde arcate delle case. Questi archi erano di grande importanza architettonica per stabilizzare i muri della casa, spessi fino a 70 cm.

Monte Toraggio
Monte Toraggio

I ritrovamenti preistorici nella grotta di Giacheira, vicino a Marellae, e nei dintorni hanno dimostrato che qui c’erano insediamenti umani già circa 60.000 anni fa. Pigna stessa nacque tra il XII e il XIII secolo con la costruzione di un castello da parte dei conti di Ventimiglia. Successivamente, la città fortificata appartenne ai conti di Provenza (originari del Nizzardo) e poi a Genova. Dopo la battaglia per Pigna con Genova, fu costruito un luogo di culto e furono erette diverse chiese. A metà del XVII secolo, il villaggio divenne proprietà dei Savoia.

Pigna - Val Nervia
Pigna - Val Nervia

Oggi Pigna conta circa 800 abitanti ed è uno dei centri più importanti della Val Nervia grazie alla sua architettura medievale e ai suoi ricchi tesori artistici. Durante il percorso attraverso il Chibi, si scoprono ripetutamente lastre di ardesia intagliate nella muratura, che indicavano lo status delle case regnanti e i loro privilegi speciali. Pigna era un’importante città commerciale e aveva un elevato gettito fiscale, che si rifletteva nei palazzi ma anche nello sviluppo complessivo della città.

"Chibi" - strade strette ed ombrose - Pigna - Val Nervia
"Chibi" - strade strette ed ombrose - Pigna - Val Nervia

Nella Piazza Vecchia, in mezzo alle case annidate e robuste, è stata costruita una grande loggia ombreggiata con robuste colonne di ardesia. Con un po’ di immaginazione, si può ancora rintracciare il trambusto e la confusione selvaggia dei mercanti, dei negozianti, dei banditori e dei contadini che qui offrivano i loro prodotti.

Piazza Vecchia - Pigna - Val Nervia
Piazza Vecchia - Pigna - Val Nervia

La Piazza Vecchia di Pigna non era solo un luogo di incontro commerciale, ma anche la sede delle sedute del parlamento comunale. Pigna divenne indipendente nel 1575 e fu governata dal “parlamento giurato”, con due sindaci, dieci consiglieri comunali e “28 uomini da bene”. Questo “conseglio delli dodeci” veniva rinnovato ogni anno nel giorno di San Michele. giorno e le autorità dovevano partecipare a tutte le riunioni in Piazza Vecchia.

Passeggiando per il Chibi, si incontrano favolosi tesori d’arte di incommensurabile valore.

Case a Pigna - Val Nervia
Case a Pigna - Val Nervia

La “Chiesa parrocchiale San Michele Arcangelo”, ad esempio, racconta la storia di una piccola cappella del XIII secolo che, grazie al sostegno dei Savoia, si trasformò in una grande chiesa per offrire un luogo di culto dignitoso ai sempre più numerosi venditori ambulanti di Pigna. L’alto campanile con un timpano di blocchi di pietra irregolari costituisce il punto di riferimento di Pigna. Sopra il portale d’ingresso, la famosa finestra dei “Dodici Apostoli” di “Giovanni Gaggini da Bissone” orna la facciata e all’interno della chiesa, l’altare impressiona come un capolavoro di quattro metri e mezzo di altezza dell’anno 1500.

Madonna del Passoscio - Val Nervia - Pigna
Madonna del Passoscio - Val Nervia - Pigna

Oltre alla chiesa, intorno alla piazzetta si trovano altri tesori artistici, come la fontana “Fontana dei Canui”, l'”Oratorio di Sant’Antonio Abate” e la casa natale di “Carlo Fea”, il famoso archeologo degli scavi romani del XVIII e XIX secolo. Inoltre, a Pigna vi aspettano molte altre attrazioni con storie favolose, come il dipinto di Maratta per la chiesa della Madonna del Passoscio.

Proseguendo tra le stradine, pochi passi vi porteranno al Museo di Pigna, che documenta esempi di vita tradizionale dei contadini della Val Nervia, con attrezzi originali. Qui potrete anche scoprire perché il fornaio di Pigna era benestante e perché, la Vigilia di Natale nel centro storico, il forno dell'”antico forno a legna” viene regolarmente acceso per cuocere il pane.

Terme di Pigna
Terme di Pigna - Val Nervia

Ma Pigna ha anche molto da offrire oltre alla sua storia tradizionale. Il villaggio e la natura invitano al relax. Dalla sorgente “Madonna Assunta” sgorga acqua calda sulfurea.

Le persone amano anche festeggiare molto. In ottobre, i “Pignaschi” servono pasta al Pecorino in occasione della “Raviolata di San Tiberio”, perché avevano finito l’olio nella vittoriosa battaglia contro i Saraceni. A maggio Pigna festeggia il pane marrone, a giugno San Giovanni Battista, ad agosto la festa della commedia intemelia, a settembre il loro patrono, San Michele, e all’inizio di ottobre la Festa del Fungo.

Pigna merita sempre una visita. Ma anche Castel Vittorio non vede l’ora di ricevere una vostra visita.

Castel Vittorio – la piccola sorella di Pigna

Castel Vittorio - Val Nervia
Castelvittorio - Val Nervia

A soli tre chilometri di distanza, sopra il corso del fiume Nervia, sulla collina meridionale di fronte a Pigna, sorge il villaggio montano di Castel Vittorio. Ad un’altitudine di 420 metri, il villaggio con il suo centro storico di forma ellittica si trova su una ripida collina alla fine di un crinale poco boscoso.

Castel Vittorio - Val Nervia
Castel Vittorio - Val Nervia

Con i suoi 274 abitanti, Castel Vittorio è solo un quarto delle dimensioni di Pigna, ma storicamente non ha nulla da invidiare alla sorella maggiore. Il borgo medievale fu fondato nel XII secolo dai conti di Ventimiglia e amministrato fino al 1260. Il conte Bonifacio, della famiglia dei conti di Ventimiglia, decise di vendere il borgo al cittadino genovese Gianella Avvocato, che lo cedette infine al comune di Genova nel 1261. La Repubblica di Genova ribattezzò il luogo Castelfranco e lo lasciò sotto il controllo giudiziario di Triora.

Castelvittorio - Val Nervia
Castelvittorio - Val Nervia

A causa delle diverse amministrazioni politiche, nel corso degli anni sono state documentate diverse faide tra Pigna e Castelfranco. I Savoia, che amministravano Pigna, fecero irruzione nel castello di Castelfranco nel 1625 e i Pignaschi rubarono le campane della parrocchia locale nel 1747. In cambio, gli abitanti di Castelfranco sradicarono la piazza del paese rubando le piastrelle del pavimento. Le amministrazioni delle due città cambiarono continuamente fino a tutto il XVIII secolo e le faide furono risolte solo con la caduta di Napoleone Bonaparte e, in base alle disposizioni del Congresso di Vienna del 1814, il comune di Castelfranco passò sotto l’amministrazione del Regno di Sardegna. Dal 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia e fu ribattezzata Castel Vittorio in onore del Re Vittorio Emanuele II, nome attuale della città. Le atrocità della Seconda guerra mondiale non risparmiarono Pigna e Castel Vittorio: molti civili persero la vita e i monumenti furono distrutti.

Santo Stefano - Castelvittorio - Val Nervia
Santo Stefano - Castelvittorio - Val Nervia

Oggi Castel Vittorio è diventato una piccola comunità pacifica che vive principalmente di agricoltura, floricoltura e viticoltura. Accoglie i suoi visitatori per farli rilassare grazie a piccoli e graziosi ristoranti, alla natura circostante e agli accoglienti alloggi per le vacanze.

A Castel Vittorio sono da vedere anche alcuni edifici religiosi del Medioevo. Tra questi, l’Oratorio di Santa Caterina, la Chiesa della Madonna Assunta e la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano, costruita nel XVI secolo e ristrutturata nel XVIII secolo in stile barocco. Da notare un bassorilievo sul portale laterale e il campanile che si affaccia sulla chiesa, la cui cupola è rivestita di ceramica policroma.

Santo Stefano - Castel Vittorio - Val Nervia
Santo Stefano - Castel Vittorio - Val Nervia

Il mix di clima mite, cultura, arte, storia, specialità culinarie e bellezza paesaggistica fa sì che molti appassionati della Liguria desiderino stabilirsi in questa regione.

Se anche voi siete tra questi, non esitate a sfogliare la nostra gamma di offerte!

DELIZIE CULINARIE DELLA REGIONE

Ricetta da provare

Turtun - Castelvittorio
Turtun - Castelvittorio

Turtun di Castel Vittorio

Turtun - Castelvittorio
Turtun - Castelvittorio

Il piatto tradizionale di Castel Vittorio – protagonista ogni anno di una splendida sagra – è il Turtun. Una torta salata che ha ottenuto la denominazione comunale (De.Co.) per la sua autenticità territoriale.

Tipico della cucina contadina, è fatto con pochi e semplici ingredienti. A seconda della stagione, viene riempito con verdure crude di stagione e consumato sia caldo che freddo.

Il ripieno della nostra ricetta da ricreare è a base di zucchine trombetta e patate con olio d’oliva, toma di capra o primosale, sale e pepe.

Il ripieno cambiava a seconda della stagione e della disponibilità dei prodotti. Oggi la ricetta tipica è a base di zucchine trombetta e patate, con olio vergine di oliva di produzione locale e toma di capra primosale, cipolle, sale e pepe.

Ingredienti per il ripieno

  • 1 kg Zucchine trombetta
  • 300 g Formaggio Toma locale primosale
  • 1 patata
  • 1 cipolla rossa
  • Olio extra vergine q.b.
  • Sale e Pepe q.b.
  • 2 cucchiaio riso cotto (facoltativo)

Per l’impasto:

  • 400 g farina tipo 00
  • 180 ml acqua
  • 2 cucchiaio olio d‘oliva extra vergine
  • 2 pizzichi di sale

Preparazione:

1. La sfoglia:
In una ciotola, mescolate tutti gli ingredienti (farina, acqua, olio e sale) prima con una forchetta e poi con le mani fino a ottenere un impasto liscio ed elastico.
Formare una pagnotta, avvolgerla in pellicola trasparente e metterla a riposare per circa mezz’ora.

2. Il ripieno:
Pulire le verdure e tagliarle a cubetti con il formaggio. Mettere tutto in una ciotola e mescolare con l’olio d’oliva. Aggiungere sale e pepe a piacere. A scelta, per asciugare il ripieno, mescolare il riso e mettere da parte la ciotola.

3. Il Turtun:
Togliere l’impasto dalla pellicola e metterlo su una superficie leggermente infarinata. Stendere con un mattarello fino a ottenere un disco sottile di circa 60 cm di diametro.
Disporre l’impasto sulla teglia rivestita di carta da forno (l’impasto deve debordare dai bordi).
Mettere il ripieno al centro e ripiegare la pasta verso il centro della teglia sui bordi debordanti, ripiegandola sul ripieno pezzo per pezzo fino a chiudere il turtun come un sacco. (Vedi foto)
Bucherellare la pasta con i rebbi di una forchetta e spennellare con l’olio extravergine di oliva.
Cuocere per 50 minuti in forno ventilato preriscaldato a 190°/200°C fino a quando la superficie sarà dorata e servire.

Buon appetito!

Suggerimento per un libro di cucina

Suggerimento per un libro di cucina
Suggerimento per un libro di cucina

La nostra ricetta da provare è della danese Pia Scharling, che ha la cucina ligure nel cuore e nell’anima. Con i suoi colleghi, la critica gastronomica Helle Brønnum Carlsen e il fotografo Flemming Gernyx, ha viaggiato per la Liguria inesplorata raccogliendo ricette e storie di nonne, cuochi e ristoratori felici e le ha raccolte in un libro con oltre 50 ricette autentiche, tante belle storie e belle foto.

Il libro è disponibile in danese, inglese e italiano e può essere ordinato tramite TERRA ITALIA.

Suggerimento Ristorante

Ristorante Storie Di Mare a Camporosso – direttamente sul mare

Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso

Basandosi sul motto di V. Woolf “Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non si è mangiato bene”, al Ristorante Storie Di Mare tutto è fatto con amore!

Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso

Il ristorante si trova direttamente sulla spiaggia di Camporosso e invita a soffermarsi. In estate è possibile gustare bevande fresche e spuntini direttamente sull’acqua sulle sedie a sdraio del ristorante. Le Storie Di Mare viziai suoi ospiti a pranzo e a cena con creazioni di pesce fresco e delizioso e vini eccellenti. Qui si può banchettare all’interno e all’esterno in un ambiente da sogno, con una vista libera sul mare, sull’orizzonte e sul tramonto.

Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso

Il team in cucina è attento alla selezione di materie prime di alta qualità e alla genuinità dei piatti. Solo il pesce e i crostacei più freschi, le verdure di stagione e gli ingredienti di qualità vengono utilizzati per cucinare con amore e fantasia. Deliziosi dessert e un digestivo o un caffè da spalmare completano il menu di Storie Di Mare.

Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso
Ristorante Storie Di Mare - Camporosso

Il team di Storie Di Mare non vede l’ora di incontrarvi e farà del suo meglio per soddisfare quasi tutti i vostri desideri.

È consigliabile prenotare un tavolo, poiché il ristorante è molto frequentato dagli ospiti, soprattutto per la sua posizione.

Storia Di Mare, sulla spiaggia a Camporosso (IM)

Prenotate un tavolo al numero +39 0184255660
o tramite e-mail: info@ristorantestoriedimare.com

Orari di apertura:
Da settembre a giugno tutti i giorni tranne il martedì a pranzo e a cena.
Luglio e agosto tutti i giorni anche il martedì con orario continuato dalle 9:00 alle 23:00 per colazione, pranzo e cena.

https://ristorantestoriedimare.com

ARTE E CULTURA

Persone nella Regione

Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia

Nicole Durand – scultrice

Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia

Con Nicole Durand vi presentiamo un’artista di fama internazionale la cui arte è influenzata dalla diversità dell’arte italiana e francese e ispirata a maestri come Michelangelo e Rodin.

Nicole Durand
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia

Nicole Durand è nata a Lione nel 1957 e lavora con successo da oltre 30 anni come artista con opere esposte a livello internazionale e come insegnante di scultura in scuole d’arte internazionali come quelle di Monaco, Svizzera, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Italia. La sua arte è una scultura a tecnica mista con opere in bronzo, alabastro ed espressioni su tela. Nicole Durand ha anche fondato l’Academia d’Art e offre laboratori di scultura in Italia e in Grecia. Vive e lavora principalmente in Italia, sulla Riviera, dove ha creato un piccolo paradiso al confine tra Francia e Italia con la Villa d’Arte.

Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia

Qui offre agli artisti esperti uno studio con un’atmosfera creativamente stimolante dove soggiornare e lavorare. Principianti e artisti esperti vengono a trascorrere una vacanza multi-attiva all’insegna della pittura e della scultura.

Villa d’Arte dispone di uno studio di scultura con vista sul mare e offre residenze d’artista in loco in un autentico villaggio italiano, con trattamento di mezza pensione o self-catering su richiesta.

Durante tutto l’anno, a Villa d’Arte si tengono corsi di pietra, scultura del legno e pittura. Qui gli interessati possono imparare le tecniche e lavorare con una varietà di strumenti e pietre. A seconda del corso, sono previste anche dimostrazioni, lezioni o colloqui individuali con il tutor.

Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia
Nicole Durand - Mortola Superiore - Ventimiglia

Se siete interessati, scoprite l’offerta di workshop in corso qui.

https://www.artistdream.org/rates-and-booking/#planning

Nicole Durand
Via Moretti 29
18039 Mortola Superiore, Ventimiglia
+33 6 08 17 78 97 – +39 0184 38421

https://www.artistdream.org

SUGGERIMENTI PER LO SPORT E IL TEMPO LIBERO

Per gli appassionati di ciclismo: Milano-Sanremo il 18 marzo 2023

Milano - San
Milano - Sanremo

La classica Milano-Sanremo ha sempre aperto la stagione ciclistica primaverile e internazionale. Si svolge tradizionalmente il giorno della Festa del Papà per la 114ª volta sulle strade della Liguria.

25 squadre (18 UCI WorldTeam, 7 wildcard) partono con 7 corridori ciascuna sull’impegnativo tracciato che parte dal Velodromo Vigorelli-Maspes di Milano, attraversa Pavia, Ovada e dopo il Passo del Turchino entra in Liguria: Varazze, Savona, Albenga, Imperia e attraverso tutte le città costiere con vista sui tre famosi promontori di Capo Mele, Cervo e Berta, fino alla salita Cipressa-Costarainera e all’ultima salita del Poggio fino alla picchiata con arrivo in via Roma a Sanremo.

Questa gara promette di essere di nuovo emozionante e di attirare molti fan sul circuito per seguire i loro idoli.

Ecco dove trovare la lista completa delle squadre: https://www.milanosanremo.it/squadre

Ulteriori informazioni sulla gara:
https://lamialiguria.it/2023/01/squadre-milano-sanremo-2023/

OCEAN RACE 2023 – È iniziata la circumnavigazione

Grande Festa Finale dal 24/6/2023 a Genova

Ocean Race 2023
The Austrian Ocean Racing Team Genova (PRNewsfoto/Esaote S.p.A.)

Il segnale di partenza della grande Ocean Race, la circumnavigazione del globo in equipaggio, è stato dato ad Alicante il 15 gennaio 2023.

All’insegna del motto “Sostenibilità”, 11 equipaggi, tra cui 2 italiani (Cecilia Zorzi e Alberto Riva, sotto la bandiera di San Giorgio), hanno intrapreso questo viaggio per richiamare l’attenzione sulla protezione e il salvataggio degli oceani.

In sei tappe, gli equipaggi circumnavigheranno il globo sugli oceani del mondo. La prima tappa parte da Alicante e arriva a Capo Verde per oltre 1.900 miglia. Successivamente, la Ocean Race si svolgerà a Città del Capo il 24 febbraio. Il 21 aprile, la tappa più lunga di 12.750 miglia inizia a Itajai, circumnavigando il Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn. La quarta tappa si svolge negli Stati Uniti, il 20 maggio a Rhode Island. Le tappe finali in Europa passeranno per Aarhus il 4 giugno e L’Aia (13-14 giugno).

Nei 50 anni di storia di questa regata di 32.000 miglia nautiche, la 14ª edizione del Grand Final si terrà per la prima volta in Italia, a Genova, dove si svolgerà in grande stile. Dal 24 giugno al 2 luglio, la città della Riviera ospiterà un grande festival all’Ocean Live Park sul Waterfront, attirando atleti, velisti e amanti del mare dall’Italia e da tutto il mondo. Il 1° luglio 2023, Genova accoglierà le imbarcazioni in arrivo con il Gran Finale per determinare e premiare il vincitore.

Se siete interessati a partecipare, potete trovare maggiori informazioni qui:
https://theoceanracegenova.com/

CONSIGLI PER IL TEMPO LIBERO A DOLCEACQUA

Storico Cinema 3D

Visionarium 3D - Dolceacqua
Visionarium 3D - Dolceacqua

Se volete avere interessanti impressioni visive della bellezza della Val Nervia, di Dolceacqua, della Via Borgo e di altre attrazioni locali stando seduti, il Visionarium Cinema 3D di Dolceacqua è il posto giusto. Il Visionarium è una sala di proiezione dove immagini, musica, poesia ed effetti speciali si fondono in un meraviglioso insieme in documentari spettacolari. Nelle proiezioni in 3D e Omnimax potrete vedere documentari in alta qualità per grandi schermi. Sono di interesse naturalistico e artigianali con contenuti artistici e culturali.

Ulteriori informazioni sul Visionarium di Dolceacqua sono disponibili qui
http://www.visionarium-3d.com

Sulle orme di Monet

Monet - Dolceacqia
Monet - Dolceacqia

L’artista Monet, famoso in tutto il mondo, si è innamorato perso di Dolceacqua. Alcune delle sue famose opere sono state create proprio qui.

Approfittate quindi di questa eccezionale opportunità di essere guidati nell’incantevole borgo di Dolceacqua ogni prima domenica alle 15:00 – dedicata ai luoghi e alle opere di Monet. Questo include una visita al Palazzo Luigina Garoscio del XVII secolo e alla Pinacoteca Morscio. A coronamento del tour, l’Enoteca regionale Liguria offre una degustazione del famoso vino DOC Rossese di Dolceacqua con prodotti tipici della regione.

Non esitate a iscrivervi per la vostra visita guidata qui:
https://lamialiguria.it/experiences/dolceacqua-di-monet-tra-arte-gusto-e-storia/

EVENTI

La Riviera e la Côte d’Azur invitano al Carnevale

Carnevale in Liguria
Carnevale in Liguria

Dal 22 gennaio al 26 febbraio 2023, la Riviera Ligure e Nizza sulla Costa Azzurra saranno completamente immerse nel mondo del Carnevale. Travestimenti, giochi, coriandoli, maschere, scherzi, frittelle e dolci per il Carnevale: festeggiamenti da non perdere:

Il simbolo della manifestazione carnevalesca savonese è la maschera del Re Cicciolin!

Cicciolin - Savona
Cicciolin - Savona

Tra i due edifici emblematici di Savona, Torretta e Campanassa, il 22 gennaio si svolge il corteo di carnevale con maschere, comparse e tanti giochi per i bambini. La maschera reale del carnevale è quella del Cicciolin, disegnata nel 1953 dal ceramista e pittore Romeo Bevilacqua, e oggi è impossibile immaginare lo spettacolo senza di essa. Conoscere la città con il suo centro storico e le sue tradizioni durante il carnevale.

Ulteriori informazioni : https://lamialiguria.it/eventi/carnevale-a-savona/

Il più grande carnevale della Liguria è il Carnevalöa di Loano

Loano - Carnevale
Loano - Carnevale

Il Carnevalöa di Loano sarà inaugurato il 29 gennaio con la cerimonia di consegna delle chiavi della città alle tre maschere loanesi: Puè Pepin Re del Carnevale, U Beciancin, maschera ufficiale del CarnevaLöa e Capitan Fracassa, maschera della Commedia dell’arte. Poi, dal 29 gennaio al 26 febbraio 2023, Loano vivrà un intero mese di febbre carnevalesca. Con sfilate sul lungomare, carri allegorici, pentole e coriandoli, i festeggiamenti non mancheranno.

Ulteriori informazioni: https://www.visitloano.it

Carnevale di Cairo Montenotte il 19 febbraio 2023

Cairo Montenotte - Carnevale
Cairo Montenotte - Carnevale

Il carnevale della cittadina di Cairo Montenotte è principalmente una festa per bambini che vuole essere divertente per tutti e che attira molte persone dai dintorni. Questo carnevale ha origini antiche e ruota principalmente intorno a due personaggi. Il Nuvarin del Casté, un giullare di corte che, secondo la tradizione, fu inviato per distrarre e rallegrare i cittadini durante la peste del 1630. E la Castellana, una ragazza che ogni anno viene scelta secondo un vero e proprio rito dal comitato storico dei rioni e ha il compito di accompagnare il giullare insieme alla sua famiglia durante la festa.

Ulteriori informazioni: https://www.festedicarnevale.it/carnevale-di-cairo-montenotte/

Carnevale tradizionale dei Belli e Brutti a Suvero il sabato 18 febbraio 2023

Carneval dei Belli e Brutti - Suvero
Carneval dei Belli e Brutti - Suvero

Da sempre, per la festa, i “belli” sono vestiti con abiti colorati e cappelli decorati e i “brutti” con pelli di capra o di pecora, con lunghe e spesse corna in testa e maschere cupe e imbronciate. Fin dalle prime ore del mattino, visitano le fattorie della zona e ricevono in cambio cibo, vino e grappa in abbondanza. Più tardi, nel pomeriggio, si aggirano per le strade della città, fermandosi in ogni casa per un rapido rinfresco. Quelli belli fanno ballare le donne della famiglia e quelli brutti fanno scherzi e giochi di prestigio. Al calar della sera, si ritrovano tutti insieme a cena.

Per saperne di più su questo carnevale basato su miti e tradizioni, cliccate qui. : https://www.carnevaledisuvero.it

Carnevale di Diano Marina il 26 febbraio 2023

Diano Marina - Carnevale
Diano Marina - Carnevale

Dal 1969, il carnevale qui si celebra come a Rio de Janeiro: in modo esteso e con molti carri. È così che si è sviluppato uno dei carnevali più longevi e divertenti della Liguria, dove tutti i quartieri si riuniscono per partecipare ai festeggiamenti. Al mattino è previsto un programma per i bambini con pittura del viso, musica e giochi. Dal pomeriggio in poi, la città festeggia con la tradizionale sfilata di carri allegorici con gruppi mascherati, bande musicali e molti artisti di strada.

Siete cordialmente invitati a: https://lamialiguria.it/2023/01/cinque-carnevali-liguri/

Pochi chilometri più a ovest, il carnevale più importante di tutta la Francia attira migliaia di persone nelle strade di Nizza, in Costa Azzurra, dal 10 al 26 febbraio.

Carneval à „Nice“ – ogni anno con un motto diverso

Nizza - Carnevale
Nizza - Carnevale

Questa festa risale al 1294 e ha un motto diverso ogni anno. Il “Re della Musica” è il leitmotiv del carnevale di Nizza di quest’anno. L’aria è magicamente carica quando i giullari si impadroniscono delle strade di Nizza, la città diventa un mare di luci e passano sfilate di fiori colorati. Durante il Carnevale, le strade di Nizza sono animate da compagnie di ballo oscillanti, corridori in costumi fantasiosi sui trampoli e, come ogni anno, la Promenade des Anglais è tappezzata di caricature e personaggi. Raramente Nizza è così colorata e varia. I ballerini vestiti di bianco e nero rappresentano la gioia di vivere del sud e sono accompagnati da una band vestita di nero, con i volti truccati di bianco. Da una lunga fila addobbata, rose, orchidee, mimose e garofani vengono lanciati tra la folla fino a quando il corteo arriva a Place Massena, dove la celebrazione continua fino alle prime ore del mattino.

Nizza - Carnevale
Nizza - Carnevale

Il Carnevale a “Nizza” è un evento indimenticabile. Siate presenti: https://www.iconicriviera.com/it/carnaval-de-nice-carnival-guide/

Genova celebra i suoi Palazzi dei Rolli – dal 28 aprile al 1° maggio 2023

Palazzi dei Rolli - Genua
Palazzi dei Rolli - Genua

Durante il Rinascimento, l’aristocrazia genovese commissionò agli artisti la costruzione di sontuosi palazzi. Il gran numero di queste residenze e il loro splendore portarono a una delibera del Senato sull’ospitalità pubblica nel 1576. Fu stilato un elenco ufficiale di magnifici edifici e i loro proprietari, uno per uno, dovettero ospitare nei loro palazzi le visite di Stato. A seconda del rango dell’ospite, veniva scelto uno dei palazzi per ospitarlo. Più alto era il rango dell’ospite, più sfarzoso era il palazzo e ricca la famiglia che lo ospitava. L’Elenco degli Alloggiamenti pubblici o Rolli e il suo aggiornamento sono conservati in preziosi volumi presso l’Archivio di Stato genovese.

Dal 2006, i Palazzi dei Rolli sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Per due fine settimana all’anno, le porte di questi palazzi vengono aperte al pubblico per presentare storie, bellezze e curiosità legate alle residenze dell’aristocrazia genovese tra il XVI e il XVIII secolo.

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